Il settore dell’energia è oggi chiamato a un’importante evoluzione a favore della sostenibilità ambientale – un impegno richiesto per contrastare il surriscaldamento globale in primis – ed emerge sempre più chiaramente che la sua trasformazione non possa che partire dal processo di digitalizzazione degli operatori stessi.

Le tecnologie digitali sono infatti il fattore abilitante imprescindibile tramite il quale realizzare da una parte sistemi di gestione e monitoraggio degli impianti sempre più sofisticati e volti ad eliminare le perdite, dall’altra fornire agli utenti finali, dai singoli individui fino alle grandi imprese energivore, gli strumenti per sviluppare la consapevolezza dei consumi e degli sprechi generati. Consapevolezza che il nascente fenomeno delle Comunità Energetiche Rinnovabili, ad esempio, va a sollecitare e supportare.

Alla base della transizione energetica troviamo gli Smart Meter, piccoli dispositivi connessi che costituiscono un asset fondamentale in quanto capaci di interagire con le reti di distribuzione e con gli utenti finali.

Per questo motivo il convegno annuale SUOM – Smart Utility Open Meters, promosso dallo Smart Metering Group di ANIE CSI e giunto quest’anno alla sua undicesima edizione, costituisce un importante momento di aggiornamento e confronto per tutti i tipi di operatori attivi nelle reti energetiche.

Il programma si propone di analizzare le evoluzioni tecnologiche in atto e le prospettive future dell’innovazione digitale dello Smart Metering, comprendendone le applicazioni possibili e le criticità, come quella della cybersicurezza, che occorre oggi affrontare con approcci interdipartimentali e di sistema per garantire l’accesso a un’energia sicura e sostenibile per tutti. Una discussione a tutto tondo che prende il via con il panorama degli investimenti e fondi stanziati per la sostenibilità ed efficienza del settore energetico sia a livello nazionale che europeo.